Appalti a Sorrento Riesame conferma carcere per l’ex sindaco

Il destino politico di Sorrento si infittisce di novità: il tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare in carcere per l'ex sindaco Massimo Coppola e il suo collaboratore Francesco Di Maio. Entrambi coinvolti in un'indagine che tiene sotto pressione la città e le sue istituzioni. La vicenda, ancora in evoluzione, apre un importante capitolo sulla trasparenza e la lotta alla corruzione nel cuore della Penisola Sorrentina.

Tempo di lettura: < 1 minuto Il tribunale del Riesame (12esima sezione) ha confermato la misura cautelare del carcere nei confronti dell’ex sindaco di Sorrento Massimo Coppola e del suo collaboratore Francesco Di Maio (rispettivamente difesi dagli avvocati Pane e Pollio) entrambi indagati in una inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Torre Annunziata (sostituti procuratori Schioppi e De Micheli, procuratore Nunzio Fragliasso) su presunte irregolarità nell’assegnazione degli appalti al Comune di Sorrento. Attraverso il suo legale l’ex primo cittadino ha chiesto gli arresti domiciliari fuori regione che però gli sono stati negati. 🔗 Leggi su Anteprima24.it

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Appalti a Sorrento, il collaboratore confessa: «Quei soldi erano tangenti» - Il sindaco di Sorrento, Massimo, è coinvolto nell'inchiesta sugli appalti locali. Il collaboratore che ha confessato di aver percepito tangenti ha accusato un lieve malore e ha scelto di non rispondere alle domande, chiedendo di essere ascoltato dai magistrati al più presto.

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