Università la beffa italiana per i ricercatori vincitori del bando europeo | Così lo Stato mi premia con la precarietà
La beffa italiana colpisce i ricercatori, come Chiara Suanno, vincitrice del prestigioso bando europeo "Marie Curie". Un traguardo che dovrebbe rappresentare stabilità, ma che si trasforma in precarietà. Questo episodio mette in luce una realtà allarmante: il talento viene spesso scoraggiato. In un'epoca in cui l'innovazione è fondamentale per la crescita, è ora di dare valore ai nostri ricercatori, non di lasciarli nel limbo.
Quando a febbraio 2025 Chiara Suanno, ricercatrice in biologia molecolare, ha ricevuto la comunicazione della sua vittoria nella competizione europea «Marie Curie – Global Postdoctoral Fellowship», ha pensato che finalmente fosse arrivato il momento della svolta per la sua carriera. Con un progetto in vista tra Nottingham, Zurigo e un ritorno in Italia, si aspettava che le venisse proposto un contratto da Ricercatrice Tenure-Track (noto come Rtt): una posizione a tempo determinato, non rinnovabile, che prevede la possibilità di accedere al ruolo di professore associato. In altre parole, l’inizio di una carriera più stabile nel mondo della ricerca. 🔗 Leggi su Open.online