Uccise la figlia di 6 anni gettandosi con lei dalla finestra | la mamma assolta perché non imputabile

La tragica vicenda di Ravenna riporta alla luce una questione spesso trascurata: la salute mentale e le sue conseguenze devastanti. La Corte d’Assise ha assolto la madre dalla responsabilità penale, evidenziando come la malattia possa trasformare profondi legami affettivi in atti inimmaginabili. Questo caso solleva interrogativi fondamentali sulla nostra società e sull'importanza di supportare chi vive nel silenzio della sofferenza psicologica.

Ravenna, 4 giugno 2025 – E’ arrivata dopo due ore e mezza di camera di consiglio, la decisione della Corte d'Assise di Ravenna per il caso di Giulia Lavatura Truninger, la 41enne che la mattina dell’8 gennaio 2024 si era gettata dal nono piano del suo condominio di via Dradi a Ravenna portando con sé in braccio la figlia Wendy di sei anni e legata alla vita la barboncina Jessy. E' stata assolta per mancanza di imputabilità perché, come aveva stabilito la perizia psichiatrica, era incapace di intendere e di volere quando uccise la figlia. Ma, dato che è socialmente pericolosa soprattutto per se stessa, per lei è stata disposta la libertà vigilata per almeno un anno nella struttura individuata dal centro di salute mentale dove tutt'ora si trova ricoverata con il divieto di uscirne se non accompagnata dal personale e l'obbligo di sottoporsi alle terapie. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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