Rota Fai Cisl | prezzi minimi agricoli contro il caporalato

In un settore spesso segnato da sfruttamento e caporalato, la proposta di stabilire prezzi minimi agricoli, ispirati ai tassi antiusura bancari, rappresenta un passo innovativo verso la tutela dei lavoratori. Durante il Congresso nazionale della Fai-Cisl a Bologna, oltre 900 delegati si sono confrontati su soluzioni per un futuro più giusto e sostenibile. Questa misura potrebbe rivoluzionare le regole del settore, garantendo dignità e sicurezza ai lavoratori agricoli.

Bologna, 4 giu. (askanews) - Introdurre prezzi minimi anticaporalato, sul modello dei tassi antiusura bancari. E' la proposta per combattere caporalato e sfruttamento nel settore agricolo emersa dal Congresso nazionale della Fai-Cisl a Bologna, dove oltre 900 delegati discutono il futuro del lavoro agroalimentare. Questa misura - secondo il segretario generale Onofrio Rota - potrebbe riequilibrare una filiera dove su 100 euro di spesa per prodotti freschi, solo 7 euro arrivano effettivamente agli agricoltori come margine operativo. "Non è un'innovazione particolare - spiega il segretario generale - funziona come per i tassi antiusura dove si prevede che le banche non possono fare prestiti fuori dai tassi ufficiali di interesse: noi diciamo che non si può vendere un litro di latte all'azienda di trasformazione, alla grande distribuzione, al di sotto del costo industriale di produzione, perché quello comporterebbe sfruttamento, evasione fiscale, mancata remunerazione del capitale da parte dell'azienda che investe. 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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