Pescara il padre del 30enne morto dopo essere stato colpito da un taser | Era necessario?

La tragica vicenda di Riccardo Zappone a Pescara ha acceso un acceso dibattito sull’uso del taser da parte delle forze dell’ordine. Mentre alcuni sostengono che sia uno strumento essenziale per la sicurezza, altri ne evidenziano i rischi e le controversie etiche. È davvero necessario ricorrere a questo dispositivo? La risposta potrebbe cambiare il nostro modo di concepire l’intervento e la tutela della vita umana.

La morte del 30enne Riccardo Zappone a Pescara, avvenuta dopo l’ uso di un taser da parte delle forze dell’ordine, ha suscitato forti reazioni e riacceso il dibattito sull’impiego di questo strumento. Matteo Salvini ha dichiarato: «Le forze dell’ordine non usano il taser per gioco, lo usano quando ce n’è bisogno e il taser ha salvato centinaia di vite e prevenuto migliaia di reati. Quindi o vogliamo mettere in discussione la libertà di azione delle forze dell’ordine e sciogliamo polizia e carabinieri e viviamo nell’anarchia. O altrimenti andiamo avanti su quello che è una maggiore sicurezza, che è necessaria». 🔗 Leggi su Lettera43.it

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