Il sentimento e la tecnica di Albanese splendono nel confronto tra Chopin e l’anima spagnola del Pianistico

Il concerto di Giuseppe Albanese a Bergamo ha brillato per l'armonia tra la dolcezza di Chopin e le vivaci sonorità spagnole. In un periodo in cui la musica classica sta vivendo una nuova rinascita, Albanese ha dimostrato come il dialogo tra tradizione e innovazione possa emozionare. Un momento da non perdere, che invita a scoprire la bellezza della musica attraverso nuove interpretazioni. La sua arte è un viaggio che vale la pena affrontare!

Bergamo.  Un confronto serrato con Chopin e con l’anima spagnola del festival è quello che ha animato di grazia e vigore il concerto di  Giuseppe Albanese, protagonista del  Pianistico  martedì 3 giugno, salutato con calore dal pubblico del  Teatro Donizetti. Un gradito ritorno, quello del pianista, che, ad inizio programma, ha proposto quattro brani del compositore polacco, capaci di inquadrarne lo stile per carica, profondità malinconica e lirismo. Un’atmosfera quasi crepuscolare ha segnato il  Notturno in si maggiore op.62 n.1, caratterizzato in particolare dall’abilità negli arabeschi e negli arpeggi veloci, alternati da melodie dal tono quasi sospeso. 🔗 Leggi su Bergamonews.it

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