Ex Ilva esposto all’Ombudsman Ue contro la Commissione europea

Un nuovo capitolo si apre nel caso Ilva: un esposto al Mediatore europeo accusa la Commissione di inadempienza, evidenziando un ritardo di oltre un decennio nella gestione di una procedura cruciale contro l’Italia. Bruxelles potrebbe essere chiamata a fare luce su una vicenda che coinvolge tutela ambientale e diritti dei lavoratori. La richiesta di giustizia è ormai diventata imperativa: il tempo dell’attesa sta per finire.

Bruxelles, 4 giu. (askanews) – E’ stato consegnato al mediatore europeo (Ombudsman), oggi a Bruxelles, un esposto che denuncia la Commissione europea, accusata di cattiva amministrazione per aver sostanzialmente tenuto bloccata per 11 anni una procedura d’infrazione contro l’Italia sulla ex Ilva di Taranto. La denuncia è stata presentata dall’europarlamentare pugliese Valentina Palmisano (M5S), e da Alessandro Marescotti e Luciano Manna, dell’organizzazione ambientalista tarantina Peacelink, che da anni continua a battersi contro l’acciaieria e le gravi conseguenze ambientali e sanitarie della sua attività, continuata “senza un permesso ambientale valido” grazie ai ripetuti decreti cosiddetti “salva-Ilva” del governo, nonostante due sentenze della Corte europea di Giustizia di Lussemburgo e due della Corte dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, nonché varie iniziative da parte della magistratura italiana. 🔗 Leggi su Ildenaro.it

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