Un macronista e un meloniano discutono dell’Unione alla vigilia dell’incontro tra Meloni e Macron
Siamo alla vigilia di un incontro cruciale tra Meloni e Macron, in un momento in cui l'Europa deve scegliere tra unità e interessi nazionali. La tensione tra fiducia e sovranità è palpabile: da una parte un macronista che invoca una cessione di potere per contare nel mondo, dall’altra un meloniano che denuncia opportunismi. Chi avrà la meglio in questa partita geopolitica? Un confronto che segnerà il futuro dell’Unione Europea.
Macronista: Il problema è che non vi fidate. L’Europa funziona solo se ci si fida. Macron lo ha capito: per contare nel mondo, bisogna cedere sovranità. Meloni, invece, continua a trattare Bruxelles come un bancomat da cui prelevare legittimità senza versare fiducia. Meloniano: Macron parla di Europa solo quando serve ai suoi interessi interni. La Francia fa la morale sui valori ma poi difende i suoi monopoli, sfora le regole, protegge i campioni nazionali. L’Italia, con Meloni, almeno ha smesso di fare finta di essere più europea di quel che è. Macronista: E infatti oggi è solo più isolata. Meloni ha vinto la sua guerra culturale ma ha perso l’occasione di guidare la partita europea. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it
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