Post dell' odio la carrellata degli orrori Dopo Meloni e Piantedosi i figli di Salvini e Tajani

L'onda di odio che travolge il panorama politico italiano non è solo inquietante, ma rappresenta un sintomo di una società sempre più polarizzata. Recenti attacchi ai familiari di membri del governo, come Meloni e Tajani, segnano un confine pericoloso. Oggi, il dibattito non è solo su ideologie, ma su umanità. La politica deve tornare a essere un terreno di confronto e rispetto, prima che sia troppo tardi. È il momento di riflettere: quale futuro vogliamo costruire?

Mala tempora currunt, erano soliti ripetere i latini. Un'espressione che descrive alla perfezione la recente ondata di odio nei confronti del centrodestra e, aspetto assai più grave, dei familiari dei membri del governo. Una deriva ignobile. Una linea netta che è stata pesantemente oltrepassata. Perché se è vero che lo scontro politico può essere anche acceso, il dibattito ficcante e le accuse taglienti, quando si minacciano i figli si compie un gesto che non può essere giustificato in alcun modo. Il primo atto di questo osceno contesto sono stati gli auguri di fare «la fine di Martina» (il riferimento è alla ragazza 14enne uccisa dall'ex fidanzato ad Afragola) alla figlia di Giorgia Meloni. 🔗 Leggi su Iltempo.it

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