I campus ignorano le disabilità Nasce il laboratorio dell’inclusione
In un'epoca in cui l'inclusività è al centro del dibattito sociale, i campus estivi continuano a deludere le aspettative. Nasce il laboratorio dell'inclusione per colmare questo vuoto: è ora di garantire a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità, un'estate serena e divertente. Laura Pesce di Anffas Brescia sottolinea una realtà allarmante: troppe famiglie si sentono escluse. È tempo di agire! Il cambiamento parte da noi.
I centri estivi, pubblici o privati che siano, dovrebbero essere accessibili a tutti. Nella realtà, questo principio (di buon senso, ma anche di legge) difficilmente si concretizza. Spiega Laura Pesce, assistente sociale di Anffas Brescia: "Riceviamo telefonate di familiari di bimbi e bimbe con disabilità che non trovano attività estive". C’è chi prevede posti dedicati, chi non ci pensa affatto. "Chiunque apra un campus – spiega Pesce – dovrebbe chiedersi come renderlo inclusivo. Normalmente succede il contrario: si organizza un Grest, poi se arriva un minore con disabilità gli si dice di chiedere l’assistente al Comune. 🔗 Leggi su Ilgiorno.it
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