Anche a voi è capitato di venire fulminati da un’opera d’arte?

L’arte ha il potere di catturare la nostra attenzione in modi inaspettati. La scena della Lezione di anatomia di Rembrandt non è solo un capolavoro, ma una finestra su un’epoca in cui il sapere e la scienza si intrecciavano con la vita e la morte. In un mondo dove il digitale prevale, riscoprire questi momenti di intensa umanità ci ricorda l’importanza della storia. Cosa ci insegnano oggi queste immagini così potenti?

D a ragazza, sarei corsa su per le scale del museo fino alla grande tela di Rembrandt, oltre due metri per uno e mezzo, che raffigura la Lezione di anatomia del dottor Nicolaes Tulp, cioè l’autopsia di un criminale impiccato nel 1632 ad Amsterdam. Il cadavere già bianco-grigiastro, i tendini del braccio dissezionati, la mano rovesciata con il palmo in alto, le fibre rosse dei mu- scoli scoperte. E il genio del maestro olandese, come fa risaltare W.G. Sebald, che opera un’inversione innaturale tra destra e sinistra, rivelata solo dal pollice, per chiamarci a non essere spettatori passivi. “Da Botticelli a Mucha”, la mostra ai Musei Reali di Torino X Leggi anche › Amare l’arte con Vittorio Sgarbi. 🔗 Leggi su Iodonna.it

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