Dopo un anno di polemiche Thom Yorke ha detto la sua su Gaza
Thom Yorke rompe il silenzio su Gaza, dopo mesi di attese e polemiche. L'artista, già sotto i riflettori per la sua scelta di non schierarsi, ha finalmente condiviso la sua visione, riflettendo sulla complessità del conflitto. In un'epoca in cui la musica e l'attivismo si intrecciano sempre di più, la sua voce potrebbe stimolare un dibattito necessario. Qual è il ruolo degli artisti nella lotta per i diritti umani? Scoprilo con noi!
Nell’ottobre dello scorso anno, Thom Yorke era stato travolto dalle critiche rispetto al suo silenzio su Gaza. Durante un concerto a Melbourne, un fan lo aveva interrotto chiedendogli di esprimere la sua opinione sulla guerra; il cantautore, però, aveva preferito abbandonare il palco senza rispondere. Il suo rifiuto di prendere una posizione netta era stato interpretato da alcuni come una manifestazione di disinteresse. Già qualche anno prima, nel 2017, la decisione dei Radiohead di suonare a Tel Aviv aveva fatto storcere il naso a molti. Roger Waters e un’altra cinquantina di artisti avevano firmato una petizione per farli desistere ma, alla fine, la band si era esibita comunque. 🔗 Leggi su Metropolitanmagazine.it

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Alla fine Thom Yorke ha parlato della guerra a Gaza
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