Accordo a Chianciano Stop a nuovi centri e lavori di pubblica utilità
Chianciano Terme segna un cambio di rotta nella gestione dell'accoglienza migratoria: stop a nuovi centri, ma spazio a integrazione e lavori di pubblica utilità. Questo accordo riflette un trend crescente di attenzione alla qualità della convivenza sociale, puntando su progetti che valorizzano le risorse esistenti. Un’opportunità per trasformare la sfida dell’accoglienza in una risorsa per l’intera comunità. Come cambierà il volto del paese?
Nessun nuovo centro di accoglienza, ma più integrazione e attività di utilità pubblica. È questa la linea tracciata dal Comune di Chianciano Terme, che ha approvato un accordo operativo con la Prefettura di Siena per consolidare la presenza dei migranti già ospitati nel territorio, evitando però nuovi arrivi o l’apertura di ulteriori strutture, che dovrebbero così restare 3 per una presenza stabile a 250 migranti. Al centro il progetto di integrazione firmato dal Comune e affidato al Consorzio Chora, realtà toscana del terzo settore con esperienza nell’accoglienza. Il piano – dal valore complessivo di 20. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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