‘Tensione superficiale’ nel mirino | Quell’opera va tolta subito

Un'opera d'arte sotto accusa: “Tensione Superficiale” di Eugenio Tibaldi è nel mirino di un comitato cittadino che chiede la sua rimozione. Questo caso riaccende il dibattito sull'arte pubblica e il suo ruolo nella comunità, un tema sempre più attuale. Perché un'opera può generare tanto dissenso? Scopri come l'arte può riflettere le tensioni sociali e stimolare la discussione nei luoghi che abitiamo.

Prima c’è stato il ‘lamento’ di un comune cittadino. Ora è un intero comitato a puntare il dito contro ‘Tensione Superficiale’, l’installazione permanente site-specific di Eugenio Tibaldi collocata al Parco del Cardeto. Presentata qualche giorno fa alla presenza degli assessori alla cultura e al turismo, rispettivamente Marta Paraventi e Daniele Berardinelli, l’opera ha suscitato in molti qualche perplessità, per usare un eufemismo, riguardo alla sua valenza estetica. Non usa invece eufemismi il Comitato Stamira per la salvaguardia del Parco del Cardeto, che in una nota sottolinea come l’installazione "sta procurando in noi, cittadini e membri del Comitato, un sentimento di profondo sdegno". 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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Una scultura dibattuta: "Tensione superficiale": al Cardeto l’opera di Tibaldi
Al Parco del Cardeto, nasce una nuova presenza artistica con l’installazione “Tensione Superficiale” di Eugenio Tibaldi, visibile domenica alle 17.

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