Stefano Serretta racconta l’intimità rubata e la repressione del presente
Stefano Serretta, artista genovese classe 1987, esplora l'intimità rubata e la repressione del presente. Nella sua recente partecipazione alla mostra "Haunting Spells", invita a riflettere su un'umanità in cerca di autenticità in un contesto di continue distrazioni. La sua arte, intrisa di emozioni, ci spinge a confrontarci con le nostre vulnerabilità. Un'opportunità imperdibile per scoprire come l'arte possa diventare un potente strumento di liberazione.
Nome e cognome: Stefano Serretta Luogo e anno di nascita: Sampierdarena, 1987 Gallerie di riferimento e contatti social: C+N Canepaneri @stefanoserretta L'intervista. Intervista realizzata in collaborazione con Anna Setola A che cosa stai lavorando? Ha da poco inaugurato la mostra collettiva Haunting Spells. Fare mondi altrimenti, a cura di Arnold Braho presso la C+N Gallery CANEPANERI e ispirata all’opera di Claudio Costa. Per l’occasione ho presentato la serie in corso STRESS, realizzata in collaborazione con l’Archivio Aldo Mieli di Carrara e avviata durante una residenza presso lo spazio Tiresia. 🔗 Leggi su Ilfoglio.it

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