Il governo non si muove contro Israele lo fanno le Regioni | Puglia ed Emilia-Romagna interrompono le relazioni con Tel Aviv
In un momento di crescente tensione internazionale, è sorprendente vedere come le regioni italiane si facciano portavoce di una risposta etica. Dopo la Puglia, anche l'Emilia-Romagna interrompe i legami con Tel Aviv, spingendo il governo centrale a una riflessione profonda. Questo gesto rappresenta un segnale chiaro: le istituzioni locali non resteranno in silenzio di fronte alla crisi umanitaria. Un cambiamento di paradigma che invita tutti noi a riconsiderare il nostro ruolo nel mondo.
Il vicepremier Antonio Tajani ricorda che “ la politica estera la fa il governo “, ma di fronte all’inazione dell’esecutivo nonostante il massacro dei civili a Gaza per mano di Israele le Regioni italiane iniziano a muoversi autonomamente. Dopo il caso della Puglia, anche l’ Emilia-Romagna ha deciso di interrompere ogni forma di relazione istituzionale con il governo di Israele. A dare conto della decisione è stato il presidente Michele de Pascale in una lettera inviata ai membri della giunta e ai dirigenti dell’istituzione. Nella missiva il governatore chiede che vengano interrotti “i rapporti anche con tutti i soggetti riconducibili al governo che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato”. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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