Deturpati i manifesti per il referendum
In un clima di crescente polarizzazione politica, è allarmante vedere i manifesti per il referendum della Cgil di Ascoli vandalizzati. Questi atti non solo deturpano la città, ma minano anche i fondamentali spazi di democrazia. La libertà di espressione è un valore da difendere con forza. È tempo di riflettere su quanto siamo disposti a lottare per le nostre idee e per un dibattito civile, soprattutto in vista del voto dell’8 e 9 giugno.
Coperti, strappati e deturpati. I manifesti affissi in città dalla Cgil di Ascoli, in vista del referendum dell’8 e 9 giugno, sono stati oggetto di atti vandalici nella notte tra mercoledì e giovedì. Un brutto gesto, denunciato dallo stesso sindacato con un post sui social. "Gli spazi delle affissioni elettorali sono spazi di democrazia, violarli mina questo stesso concetto – scrive la Cgil –. Ma non preoccupatevi, di manifesti ne abbiamo altri: a una settimana dal voto questi gesti non ci intimidiscono, ci fanno solo alzare la voce". Prontamente, dunque, le locandine vandalizzate sono state sostituite. 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

© Ilrestodelcarlino.it - Deturpati i manifesti per il referendum
Approfondimenti da altre fonti
Deturpati i manifesti per il referendum; Mariano Comense, strappati i manifesti referendari della Cgil: “Un attacco alla democrazia”; Mariano Comense strappati i manifesti referendari della Cgil | Un attacco alla democrazia. 🔗Ulteriori approfondimenti disponibili online
Deturpati i manifesti per il referendum
ilrestodelcarlino.it scrive: Coperti, strappati e deturpati. I manifesti affissi in città dalla Cgil di Ascoli, in vista del referendum dell’8 e 9 giugno, sono stati oggetto di atti vandalici nella notte tra mercoledì e giovedì.
"Referendum, manifesti strappati dai fascisti"
Da msn.com: Il Comitato referendario modenese esprime "sdegno e condanna per il becero attacco alla campagna referendaria da parte di una ...
Mariano Comense, strappati i manifesti referendari della Cgil: “Un attacco alla democrazia”
Come scrive quicomo.it: “Un gesto grave contro il diritto all’informazione e alla partecipazione. Chiediamo rispetto delle regole e vigilanza delle istituzioni” ...