Castelli stellati pagati con i soldi degli italiani grazie ai bonus di Conte Giuli | Scelte sciagurate

Nel cuore di un'epoca in cui i superbonus sembrano trasformarsi in castelli di sabbia, la realtà ci riporta a un'affermazione scomoda: i soldi degli italiani, spesi per progetti discutibili, potrebbero rivelarsi scelte sciagurate. Mentre i riflettori brillano su iniziative che si allontanano dai bisogni reali del paese, è fondamentale chiedersi: stiamo davvero investendo nel futuro o costruendo monumenti al nostro illustre passato? La risposta potrebbe sorprenderci.

“In mezzo a un fitto bosco, un castello dava rifugio a quanti la notte aveva sorpreso in viaggio: cavalieri e dame, cortei reali e semplici viandanti. Passai per un ponte levatoio sconnesso.”, scriveva Italo Calvino, che forse, se fosse vissuto nell’era dei superbonus a pioggia, dall’altra parte del ponte avrebbe scoperto una cassa di soldi. Ma nel crack dei sostegni alle ristrutturazioni varati dal premier grillino, c’è poco spazio per la fantasia. “Della misura introdotta dal governo Conte nel 2020, è stato fatto un uso sciagurato per quel che riguarda il restauro delle dimore storiche”, sono le parole del ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che alla Camera – due giorni fa – ha risposto a un’interpellanza sui castellistellati” (sia per i costi che per l’origine grillina del provvedimento) restaurati grazie al finanziamento a pioggia arrivato “erga omnes” col bonus 110% del governo Conte. 🔗 Leggi su Secoloditalia.it

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© Secoloditalia.it - Castelli “stellati” pagati con i soldi degli italiani grazie ai “bonus” di Conte. Giuli: “Scelte sciagurate”

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