Biorisk | visioni da una cascina bresciana

In un'epoca in cui l'autenticità musicale è sempre più rara, i Biorisk riscoprono l'essenza della propria identità. Il loro nuovo album "Fuori dai margini" cattura l'ascoltatore con sonorità grezze e testi potentemente evocativi, dove il cemento si mescola al sangue di esperienze vissute. Questo lavoro è un manifesto di resistenza artistica, un invito a esplorare le realtà nascoste della società contemporanea. Scopri come la musica possa raccontare storie dimenticate!

Un riff nato per caso, un’urgenza diventata suono, e poi parole che sanno di cemento, sangue e simboli. I Biorisk sono l’esempio vivente di come si possa restare fedeli a un’identità anche attraversando trasformazioni profonde. “Fuori dai margini” non è solo un titolo: è la posizione da cui guardano il mondo, da cui parlano. Dentro ci sono guerre e sogni, dipendenze affettive e sparatorie scolastiche, groove ipnotici e ballad viscerali. Tutto, però, converge in un solo punto: il bisogno di dire qualcosa che resti. “Fuori Dai Margini” è una dichiarazione d’intenti. Cosa significa per voi stare “fuori” dai margini, oggi, sia musicalmente che umanamente? Per noi fuori dai margini è uno stile di vita, un modo di approcciarci alla realtà, significa abbattere le pareti della mente ai preconcetti, e a tutto ciò che possa ledere alla libertà dell’uomo Il vostro suono sembra un continuo equilibrio tra caos e controllo. 🔗 Leggi su Lopinionista.it

biorisk visioni da una cascina bresciana

© Lopinionista.it - Biorisk: visioni da una cascina bresciana