Anche in Africa gli Usa vogliono il burden sharing Ma la situazione è complessa

L’idea del "burden sharing" si fa strada anche in Africa, un continente dove la complessità delle dinamiche geopolitiche rende la questione ancora più delicata. Gli Stati Uniti, seguendo il trend globale di un maggiore coinvolgimento locale nelle missioni di sicurezza, cercano alleati pronti a condividere oneri e responsabilità. Ma chi riuscirà a rispondere a questa chiamata? Scopriremo come questa strategia influenzerà il futuro della sicurezza africana.

Che l’amministrazione Trump miri a promuovere tra i suoi alleati il “burden sharing” per le architetture di sicurezza militare nei teatri dove Washington è in qualche modo presente, non è certo una novità. Tanto in Europa quanto nell’Indo-Pacifico la Casa Bianca sta portando avanti un approccio mirato a favorire lo sviluppo del ruolo militare dei propri partner nel contenimento degli attori revisionisti, come la Repubblica Popolare Cinese nel primo caso e la Russia nel secondo. E sembra che il trend riguardi anche il continente africano. Venerdì scorso si è conclusa “Africa Lion”, l’esercitazione congiunta multi-dominio africano organizzata da Africom (United State African Command) a cui prendono parte venti Paesi partner di Washington. 🔗 Leggi su Formiche.net

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