Vercelli niente calcetto per i figli di chi non paga la Tari | scoppia la protesta

A Caresanablot, l'amministrazione comunale ha deciso di legare l'accesso al calcetto alla regolarità nel pagamento della Tari. Questa scelta ha acceso una polemica accesa tra i cittadini, evidenziando un tema sempre più attuale: il diritto al divertimento dei bambini, indipendentemente dalla situazione economica delle famiglie. In un momento in cui la solidarietà sociale è cruciale, ci si chiede: è giusto escludere i più piccoli dalle attività ludiche? La protesta si fa sentire!

A Caresanablot (Vercelli) giocano a calcetto solo i bimbi di famiglie che pagano la Tari. All'ingresso del campetto si legge, infatti, che l'accesso è consentito "ai residenti in regola con il pagamento delle tasse municipali". Fa discutere la norma inserita dall’amministrazione del sindaco Mauro Casalino nel regolamento che disciplina la frequentazione del rettangolo di gioco riaperto dopo i lavori. Per l'opposizione si tratta di una misura "incostituzionale e discriminatoria", specie verso le famiglie che per difficoltà economiche non sono in regola con i pagamenti dei tributi. I cittadini commentano: "E' assurdo", mentre il sindaco va avanti: "I soldi ci sono, anche i furbi". 🔗 Leggi su Tgcom24.mediaset.it

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Vercelli, nel comune che nega il parco giochi a chi non paga i tributi: “Troppi extracomunitari”
Si legge su ilfattoquotidiano.it: “Chi non paga le tasse sono gli extracomunitari ... tra cui anche il parco giochi, ai figli delle famiglie che non sono in regola con il pagamento dei tributi comunali.