Siria così a Med-Or si discute della sfida per la ricostruzione
La Siria è al centro di una nuova fase, ma le sfide per la ricostruzione sono enormi. Mentre la bandiera statunitense riappare a Damasco dopo anni, a Roma si riflette su un conflitto che ha segnato generazioni. La discussione non riguarda solo il rilancio economico, ma anche la necessità di ricucire un tessuto sociale lacerato. Sarà possibile costruire un futuro per un Paese così diviso? Scopriamo insieme come.
Mentre ieri per la prima volta dal 2012 la bandiera statunitense tornava a sventolare sulla sede dell’ambasciata Usa di Damasco, a Roma si tornava a discutere di Siria. A distanza di quasi quindici anni dall’inizio della guerra civile, il Paese resta profondamente frammentato, dove le ferite del conflitto si intrecciano con le difficoltà di una transizione incerta: ma dall’evento “Syria Forward”, ospitato, sempre ieri 29 maggio 2025 presso la sede della Fondazione Med-Or a Roma, e co-organizzata con il Global Institute for Strategic Research (Gisr), esce un soffio di speranza. L’incontro, aperto da un keynote-speech di Mohammed Ali Chihi, direttore del Gisr (un think tank direttamente collegato all’Hamad bin Khalifa University di Doha), ha offerto un’occasione riservata di confronto tra esperti, ricercatori e funzionari su come affrontare le sfide complesse di questo momento storico. 🔗 Leggi su Formiche.net

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