Molti sindaci criticano Pisa per il voto contrario al piano di rientro nella Sds
La recente decisione di Pisa di abbandonare la Società della Salute sta scatenando un acceso dibattito tra i sindaci della provincia. Un tema cruciale per la salute pubblica che si inserisce nel contesto più ampio delle sfide economiche e sociali post-pandemia. Questi primi cittadini temono che l'uscita di Pisa possa compromettere servizi essenziali. Resta da capire: sarà una mossa strategica o un passo indietro per la comunità?
Pisa, 30 maggio 2025 – I sindaci di Cascina, Vicopisano, Vecchiano, San Giuliano, Calci, Fauglia, Orciano, Crespina Lorenzana hanno scritto una lettera contro l'uscita del Comune di Pisa dal consorzio Società della Salute. Durante l’ultima assemblea dei soci, il Comune di Pisa, rappresentato dall'assessora Bonanno, ha dichiarato di non voler pagare i propri debiti, rimandando le proprie decisioni alle azioni giudiziarie in corso e future. Un comportamento - quello del Comune di Pisa - che determina, da mesi, una situazione di stallo nelle deliberazioni dell'assemblea dato che Pisa rappresenta il 30% e che condiziona inevitabilmente il voto assembleare, soprattutto sulle materie socio assistenziali dove la quota di compartecipazione del capoluogo sale al 44%. 🔗 Leggi su Lanazione.it

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