Kennedy Center licenziato Floyd Brown
Floyd Brown, vice presidente del Kennedy Center, è stato licenziato dopo dichiarazioni contro la comunità LGBTQ+. Questa notizia non solo scuote il mondo dell’arte, ma riflette un clima di crescente attenzione verso le dichiarazioni pubbliche dei leader culturali. In un’epoca in cui inclusività e rispetto sono valori fondamentali, le conseguenze per le parole possono segnare profondamente le carriere. Quale sarà il futuro culturale di un’istituzione così prestigiosa?
4.00 Il vice presidente del Kennedy Center for Performing Arts è stato licenziato dopo che la Cnn ha pubblicato diverse sue dichiarazioni contro la comunità Lgbtq+. Floyd Brown era stato nominato da Trump numero due del principale teatro e centro culturale di Washington dopo averne assunto la guida e aver silurato tutti i manager,inclusa l'ex presidente Deborah Rutter.Alla Cnn,Brown ha definito l'omosessualità una "punizione" per l'America e il matrimonio tra persone dello stesso sesso, "senza Dio". 🔗 Leggi su Servizitelevideo.rai.it
Così Trump sta stravolgendo il Kennedy Center, oggi epicentro dell’offensiva culturale del governo
Donald Trump sta trasformando il Kennedy Center, oggi fulcro dell'offensiva culturale del governo. Se avesse un profilo LinkedIn, l'intestazione rifletterebbe la sua visione controversa.