Giugno 1945 la Germania da fare a pezzi

Giugno 1945: una Germania in frantumi, spartita tra le potenze vincitrici. Un'epoca in cui le macerie di un Reich disintegrato diventano il simbolo di un nuovo inizio e di un'Europa in ricostruzione. Questo evento segna non solo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche l'inizio della Guerra Fredda, un periodo di tensioni e divisioni che influenzerà profondamente la geopolitica mondiale. Scopri come queste scelte hanno plasmato il nostro presente!

Le macerie di un Reich diviso in quattro. Le macerie di una Germania, stremata sotto il peso delle bombe che, negli ultimi otto mesi di guerra, non le avevano concesso tregua, vennero spartite per quattro. Inizialmente, gli accordi prevedevano che le spoglie del Reich dovevano diventare patrimonio soltanto di Unione Sovietica, Stati Uniti e Gran Bretagna ma, al momento di dare esecuzione al piano (5 giugno 1945), la Francia puntò i piedi. Charles de Gaulle, presidente – pur «provvisorio» – dello Stato, rivendicò i meriti della sua gente che non si era piegata alla dittatura di Adolf Hitler e che, anzi, si era impegnata in una guerriglia di sabotaggio, capace di fiaccare il nemico. 🔗 Leggi su Panorama.it

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