Giorgia fra la cordialità e la politica estera reale
Giorgia Meloni si trova a un bivio cruciale: tra la cordialità diplomatica e le sfide della politica estera. In un contesto globale segnato da conflitti come quello in Ucraina, le scelte del governo italiano possono influenzare non solo l'Europa, ma anche il panorama geopolitico mondiale. Rimanere aggrappati ai valori della pace, mentre si affrontano le pressioni dell'imperialismo, è la vera sfida. Come reagirà l'Italia? La risposta potrebbe cambiare tutto.
Riproponiamo l’articolo di Ermanno Corsi apparso sul Roma di martedì 27 maggio all’interno della rubrica Spigolature Tra i problemi interni e quelli internazionali sono molti i nodi da sciogliere in una delle fasi storiche più drammaticamente tormentate. In primo piano c’è Putin con la guerra imperialista di annessione violenta dell’Ucraina. Quanto ci vorrà perché gli interlocutori in questa vicenda (Papa Francesco parlava di terza guerra mondiale fatta per pezzi) aprano gli occhi e adottino le misure, compresa la minaccia delle armi (“si vis pacem para bellum” dicevano gli antichi romani), perché il criminale invasore ritiri i propri eserciti e sieda al tavolo di una trattativa che prevede, appunto, ritiro delle truppe occupanti, una tregua di trenta giorni e una proposta di pace che, dicono Zelensky e i Paesi che lo sostengono, deve essere condivisa e durevole. 🔗 Leggi su Ildenaro.it
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