La mobilità di Genova è difficile da cambiare ma Silvia Salis ci proverà

La mobilità a Genova è un problema complesso e radicato, ma Silvia Salis si impegna a trovare soluzioni innovative per migliorare la situazione. Scopri come è possibile cambiare rotta in una città ancora troppo dipendente dai mezzi inquinanti, anche grazie all’impegno della comunità e delle politiche sostenibili.

Dalla newsletter settimanale di Greenkiesta (iscrizioni qui ) – Ma dove vai se il motorino non ce l’hai? A Genova (quasi) da nessuna parte, almeno secondo i genovesi, rassegnati – anche a causa di una negligenza politica di lungo corso – a una mobilità strettamente dipendente dal mezzo inquinante privato.  Le piste e corsie ciclabili sono poche (circa settanta chilometri), frammentate e si interrompono sul più bello; la linea metropolitana ha solo otto fermate e si concentra prevalentemente nella zona del centro; gli autobus sono mediamente efficienti ma inquinanti, dato che solo il 13,4 per cento è completamente elettrico; la mobilità in condivisione non è pervenuta, con un’offerta di 0,5 mezzi ogni mille abitanti. 🔗 Leggi su Linkiesta.it

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