Sanità troppe consulenze e il ‘buco’ dei Cau

Nel dibattito sulla sanità in Romagna, il consigliere regionale di FdI Nicola Marcello contesta la narrazione del centrosinistra, che attribuisce al governo la riduzione dei fondi. Marcello evidenzia le criticità nel bilancio dell’Ausl Romagna, sottolineando l'incremento del 25,4% nelle spese per beni. L'articolo esplora le implicazioni di queste spese e il “buco” nei contributi.

Sanità in rosso? Per il consigliere regionale di FdI Nicola Marcello è da rivedere la narrazione del centrosinistra che incolpa il governo di un taglio dei contributi. Il consigliere critica fortemente il bilancio dell’Ausl Romagna per alcuni aspetti. Tra questi c’è "l’incremento del 25,4% di beni in comodato d’uso, mentre consulenze, collaborazioni e altre prestazioni nel 2024 sono cresciute del 84,2% rispetto al 2023". Per la giunta regionale il dato è da attribuire al ricorso a privati per abbattere le liste di attesa almeno in parte, ma Marcello in proposito vuole vederci chiaro. Inoltre "a oggi non c’è ancora il potenziamento della medicina generale e gran parte del disavanzo è stato causato dai Cau (Centri assistenza urgenza) che, soprattutto nella città di Rimini, non hanno contribuito alla riduzione di accessi al pronto soccorso dei codici a bassa gravità, come confermato anche recentemente dall’assessore alla sanità Kristian Gianfreda". 🔗 Leggi su Ilrestodelcarlino.it

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