Non mi ha permesso di riconoscere mio figlio e lo ha portato in Bolivia | 37enne a processo per sottrazione di minore

Un uomo di Mapello racconta la drammatica esperienza di un padre privato del diritto di riconoscere e vivere con il proprio figlio. Il caso è ora al centro di un processo contro una donna boliviana di 37 anni, accusata di sottrazione di minore. Le sue dichiarazioni in aula rivelano una storia di dolore e conflitto, segnata da una maternità difficile e scelte straziate.

Mapello. “Quando l’ho accompagnata in sala parto ero davvero felice, ma non appena nostro figlio è nato mi ha detto che non voleva che lo riconoscessi e non voleva vivere con me”. Al banco dei testimoni, nel processo a carico di A.M.G., boliviana di 37 anni, accusata di sottrazione e trattenimento di un minore all’estero, c’è A.C., un padre di 33 anni che vuole disperatamente ricongiungersi con il suo bambino. Il piccolo, nato nel giugno del 2019, ora si trova in Bolivia, mentre la mamma è tornata in Italia. Insieme a lui, a casa dei parenti della donna nella provincia di Cochabamba, c’è anche il fratello maggiore, che ha 11 anni ed è figlio della donna e di un altro uomo residente nella provincia di Bergamo. 🔗 Leggi su Bergamonews.it

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