È l’istruzione la voce delle donne afghane invisibili La testimonianza di Maria Bashir
In un Afghanistan dominato da severe restrizioni, la voce delle donne rimane spesso silenziata. Maria Bashir racconta la lotta delle donne e delle ragazze afghane, escluse dall’istruzione superiore e private di diritti fondamentali. In un contesto di isolamento e repressione, la sua testimonianza mette in luce la resilienza e la determinazione di un'intera generazione desiderosa di libertà e uguaglianza.
Donne e ragazze senza diritti, non sono ammesse all’istruzione superiore e non possono lavorare né viaggiare, se non accompagnate da un familiare di sesso maschile. Non possono accedere a parchi pubblici, hammam, palestre e persino centri estetici. Costrette a coprirsi quando escono in pubblico, indossando un velo integrale per il corpo e che nasconda il viso. Sono le afghane, che sopravvivono ad un’oppressione sistematica dei loro diritti umani che alimenta sofferenza e infrange sogni. Prigioniere di un destino infernale: la condizione femminile, in Afghanistan, dal 2021. Donne rese invisibili, inesistenti, dopo una relativa libertà garantita nei vent’anni precedenti dalla presenza delle truppe occidentali. 🔗 Leggi su Formiche.net
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