Come posso restare distaccato davanti alla demenza senile o all’Alzheimer? Spesso ho paura della disperazione delle persone ma la tv deve incidere | Domenico Iannacone si racconta
In questo articolo, Domenico Iannacone esplora il delicato tema della demenza senile e dell'Alzheimer, condividendo la sua esperienza personale nel mantenere una certa distanza emotiva. Attraverso uno stile narrativo ispirato ai documentari del passato, Iannacone riflette sulla necessità di pause e riflessione in un mondo sempre più frenetico e sociale, offrendo una prospettiva unica sulla fragilità della mente.
Sei un anomalo. Qualcuno mi ha definito “un marziano”. Un po’ è così. Ho impostato la mia narrazione con canoni antichi. Cioè? Penso ai canoni dei documentari del passato, quando c’erano delle pause, il racconto era dilatato, nessun assillo. Altro che nevrosi da social. È un racconto coscientemente antitetico: ho deciso di dare alla narrazione i tempi della vita, con i momenti di attenzione, altri di ascolto, altri di espressione. ( Domenico Iannacone è un reale anomalo-marziano della tv. Lui affronta vicende non marginali, ma costrette ai margini della società. Malattia mentale, povertà, solitudine, abbandono. 🔗 Leggi su Ilfattoquotidiano.it

© Ilfattoquotidiano.it - “Come posso restare distaccato davanti alla demenza senile o all’Alzheimer? Spesso ho paura della disperazione delle persone, ma la tv deve incidere”: Domenico Iannacone si racconta
Adriano Celentano - L'emozione non ha voce (Testo)
