Chi sono le zanzare di Gaza? L’agghiacciante storia

Le “zanzare” di Gaza rappresentano la drammatica disumanizzazione dei palestinesi, ridotti a mere statistiche in un conflitto lungo e complesso. Attraverso il termine “shawish”, che nei contesti carcerari indica il “capo detenuto”, si svela la terribile realtà contemporanea: una storia agghiacciante di oppressione e sofferenza che merita di essere raccontata per riportare l’umanità al centro del dibattito.

Le “zanzare” di Gaza sono palestinesi privati della loro umanità: una storia agghiacciante che vale la pena raccontare. Li chiamano shawish, che nel gergo delle carceri mediorientali significa “capo detenuto”, ma a Gaza questa parola ha perso ogni sfumatura di ambiguità: ora indica semplicemente uno schiavo. Un palestinese prelevato a caso per strada dai soldati israeliani, incappucciato, spogliato, spesso torturato, e poi costretto a camminare davanti ai militari, dentro edifici bombardati, cunicoli, tunnel, ospedali distrutti. A volte con una pistola puntata alla schiena. A volte con la speranza che chiunque abbia minato quei luoghi si trattenga. 🔗 Leggi su Metropolitanmagazine.it

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