Rai Pubblicità il pasticcio della Lega con le nomine
In un contesto di frenesia lottizzatoria, la nomina alla presidenza di Rai Pubblicità ha scatenato tensioni interne alla Lega. L’amministratore delegato Giampaolo Rossi ha espresso favore per Silvia Calandrelli, attuale dirigente, ma le dinamiche interne al partito complicano ulteriormente la situazione, alimentando polemiche e conflitti nella gestione di uno dei principali organismi pubblicitari italiani.
Rai, di tutto di più. Succede che nella frenesia lottizzatoria si litighi anche all’interno dello stesso partito. Come è successo per la tribolata nomina alla presidenza di Rai Pubblicità. Su quella poltrona l’amministratore delegato Giampaolo Rossi avrebbe visto bene Silvia Calandrelli, l’attuale numero uno di Rai Cultura, che nel gioco delle attribuzioni è considerata vicina alla sinistra. Come è noto, a guastargli la festa è arrivato Antonio Marano, leghista, consigliere anziano facente funzioni di presidente. Alla fine, nell’intreccio dei veti incrociati, a essere nominato è stato Felice Ventura, un nome che proprio il Carroccio però aveva detto di non gradire avendo indicato da tempo quello di Gianfranco Zinzilli, attualmente vicedirettore vicario Direzione offerta estero. 🔗 Leggi su Lettera43.it

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