Un altro colpo alla famiglia
Una nuova ipotesi di discriminazione si apre nel diritto di famiglia italiano. Da oggi, un bambino nato in Italia potrà essere riconosciuto come figlio di due madri lesbiche, senza la necessità di adottare il figliastro. Una decisione che segna un ulteriore passo verso la parità, ma al tempo stesso solleva interrogativi e reazioni contrastanti sulla tutela dei diritti e dei legami familiari.
C’è una nuova breccia nel diritto di famiglia italiano. Da oggi un bambino nato in Italia potrà avere due madri lesbiche, riconosciute dallo Stato, e nessun padre. E questo senza più bisogno di passare dalla «stepchild adoption», l’adozione del figliastro da parte del “coniuge” della coppia omosessuale che non ha legami biologici con il figlio. Basta che la Pma, la «procreazione medicalmente assistita», prevista in Italia solo per «coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi», sia stata fatta all’estero in modo legittimo. La breccia è del tutto coerente con la Costituzione, o meglio con la sua interpretazione ufficiale, visto che a stabilirlo è la Corte Costituzionale presieduta da Giovanni Amoroso, in una sentenza depositata ieri... 🔗 Leggi su Liberoquotidiano.it

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