Procreazione medicalmente assistita la Corte Costituzionale | Legittimo riconoscimento da madre intenzionale in coppie arcobaleno
La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto che impediva alla madre intenzionale di riconoscere legalmente il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita all’estero. La sentenza rappresenta un importante passo verso il riconoscimento dei diritti delle coppie arcobaleno, confermando il legittimo ruolo della madre intenzionale nel processo di procreazione assistita.
CAMAIORE – È incostituzionale il divieto per la madre intenzionale di riconoscere come proprio il figlio nato in Italia da procreazione medicalmente assistita legittimamente praticata all’estero. Lo ha stabilito la Consulta, con la sentenza depositata ieri (21 maggio), che ha ritenuto fondate le relative questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale di Lucca. L’articolo 8 della legge numero 40 del 2004 e? costituzionalmente illegittimo nella parte in cui non prevede “che pure il nato in Italia da donna che ha fatto ricorso all’estero, in osservanza delle norme ivi vigenti, a tecniche di procreazione medicalmente assistita (Pma) ha lo stato di figlio riconosciuto anche della donna che, del pari, ha espresso il preventivo consenso al ricorso alle tecniche medesime e alla correlata assunzione di responsabilita? genitoriale”. 🔗 Leggi su Corrieretoscano.it
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Procreazione medicalmente assistita, la Coste Costituzionale: “Legittimo riconoscimento da madre intenzionale in coppie arcobaleno”
La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto per le madri intenzionali in coppie arcobaleno di riconoscere legalmente i figli nati all'estero tramite procreazione assistita.
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