Netanyahu la guerra come fine e non come mezzo
Benjamin Netanyahu ha trasformato la guerra in un fine, superando il confine tra geopolitica e cinismo. Nel conflitto di Gaza, ciò che emerge non è soltanto una lotta contro Hamas, ma un'espressione più profonda di interessi e sopravvivenza personale, rendendo il conflitto stesso un esempio di come la diplomazia possa essere sostituita dall'uso delle armi come strumenti di potere e controllo.
C’è un punto in cui la geopolitica diventa cinismo, e la diplomazia si trasforma in un’arma al servizio della sopravvivenza personale. Benjamin Netanyahu ha superato da tempo questa soglia. Il conflitto in corso a Gaza non è più soltanto una guerra contro Hamas: è diventato il prolungamento della sua agenda personale, il bastone con cui tenere in scacco una società divisa, un Parlamento ostile, una Giustizia che non smette di indagare. E intanto, a pagare sono i civili. Sempre e soltanto loro. Una guerra utile, un massacro calcolato. 🔗 Leggi su It.insideover.com
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