Eurovision le proteste contro Israele non cambieranno il televoto Ma ne parleremo

Le proteste contro Israele all’Eurovision non influenzeranno il televoto, ma ne parleremo. L’EBU, attraverso il suo direttore Martin Green, ribadisce il proprio ruolo e la gestione dell’evento, mantenendo saldo il suo modo di fare. Un refrain ormai noto, simbolo della presa di autonomia e della decisione di mantenere l’indipendenza nel contesto di una manifestazione globale e politicamente sensibile.

Il gioco è mio e lo gestisco io. Sembra un po’ questo il refrain ormai tipico di Ebu, ovvero quell’ European Broadcasting Union che ogni anno organizza l’Eurovision Song Contest. Un refrain che torna, di fatto, nella lettera diffusa dal direttore dell’Eurovision Martin Green in questi giorni così caldi per il dibattito internazionale in merito al televoto durante la manifestazione musicale più seguita d’Europa. Un sistema che le tv pubbliche di Irlanda, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Islanda e Finlandia hanno aspramente criticato dopo l’exploit di voti da parte del pubblico ottenuto da Israele. Un sistema che, però, è destinato a non cambiare... 🔗 Leggi su Quotidiano.net

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