Dal Califfato ai corridoi geoeconomici Così Trump modella il Golfo

Dal califfato ai corridoi geoeconomici, così Trump plasma il Golfo. Nel suo primo viaggio ufficiale in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar, il presidente statunitense ha inaugurato una nuova strategia diplomatica, puntando a rafforzare alleanze e influenzare gli equilibri regionali. Questa svolta segna un evidente allontanamento dalla prassi tradizionale, rivelando un approccio più assertivo e mirato ai poli di potere del Golfo.

Nel suo primo viaggio ufficiale – in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Qatar – il presidente statunitense Donald Trump ha segnato una netta discontinuità rispetto alla diplomazia convenzionale. Non si è trattato di un gesto simbolico, ma dell’espressione di una strategia precisa: elevare le potenze islamiche medie a protagoniste centrali di un nuovo ordine globale guidato dagli Stati Uniti. Gli Stati del Golfo – a lungo considerati semplicemente giganti energetici e partner finanziari – nella visione di Trump sono stati riconfigurati come pilastri ideologici e geopolitici. La loro influenza va ben oltre il petrolio: attraverso media, religione, investimenti e diplomazia regionale, plasmano le narrazioni nel mondo musulmano... 🔗 Leggi su Formiche.net

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