L’offensiva su Gaza serve a Netanyahu più per restare al potere che per vincere

L'offensiva su Gaza di Netanyahu sembra più una mossa per consolidare il potere che una reale strategia militare. In questo contesto, non v'è ragione di cercare logiche razionali o obiettivi di pace: si tratta di una decisione che rischia di alimentare ulteriori conflitti, senza una chiara giustificazione.

Inutile cercare un elemento di razionalità, o di strategia bellica, nella decisione di Benjamin Netanyhau di lanciare «una massiccia operazione militare senza precedenti» nella Striscia di Gaza, il cinquecentonovantatreesimo giorno di guerra. Non esiste alcuna giustificazione. Una tale operazione poteva avere un qualche senso militare solo nelle prime fasi della guerra e che oggi, dopo più di un anno e mezzo, e dopo che per mesi si sono ritirate le truppe di terra, è motivata solo da ragioni extra-militari. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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