SANTANCHÈ L’accusa resta truffa L’ex collaboratore | fu colpa mia
Daniela Santanchè cerca di difendersi dall’accusa di truffa aggravata, puntando sulle dichiarazioni rilasciate ieri davanti alla giudice da un ex collaboratore del gruppo Visibilia. Le sue parole, già riferite in un precedente interrogatorio, potrebbero essere decisive per evitare il processo. La questione rimane sensibile e al centro dell’attenzione pubblica e giudiziaria.
Può puntare sulle parole messe a verbale ieri davanti alla giudice da un ex collaboratore del gruppo Visibilia, le stesse riferite in un precedente interrogatorio, Daniela Santanchè (foto), per cercare di evitare di essere mandata a processo con l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’ Inps. "Le decisioni sui pagamenti ai dipendenti, compreso il capitolo della cassa integrazione, le gestivo io, me ne sono occupato io della Cig", ha spiegato, in sostanza, Paolo Giuseppe Concordia, ex collaboratore esterno di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, due società del gruppo editoriale fondato dalla ministra del Turismo, che nel 2022 ha dismesso le cariche. 🔗Leggi su Quotidiano.net
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