Mister normalità tra presunti special-one

Tra presunti speciali e mister normalità, Leo Turrini riflette sull'addio elegante di Sir Claudio Ranieri, che si congeda dalla Roma mantenendo la classe. In un campionato segnato da cambi inaspettati e sfide ardite, emerge il valore di chi, con umiltà e rispetto, lascia il campo, ricordandoci che spesso sono i più normali a lasciare il segno più profondo.

Leo Turrini È praticamente impossibile resistere alla tentazione di recuperare l’antico adagio: se ne vanno sempre i migliori. E insomma, Sir Claudio Ranieri si è congedato dalla sua Roma con modi da gran signore: proprio nella domenica di serie A in cui abbiamo perso il conto degli allenatori cacciati dagli arbitri per plateali intemperanze, ruvide proteste, clamorose contestazioni. È giusto riconoscere, allora, che allo stiletto mister Ranieri ha sempre preferito lo stile. Non che mai si sia lamentato di un rigore o di una chiamata Var, per carità, è umano pure lui: eppure, nell’arco di una carriera lunghissima, il personaggio ha saputo privilegiare la signorilità, l’educazione, il buon senso. 🔗Leggi su Sport.quotidiano.net

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