Fu tra gli stragisti di via d’Amelio permesso premio al boss Tinnirello Ma la procura di Milano blocca tutto
Lorenzo Tinnirello, coinvolto nella strage di via D’Amelio, aveva ottenuto un permesso premio di sei ore, ma la procura di Milano si è opposta, bloccando la sua scarcerazione. Nonostante il tentativo di alleggerire la sua detenzione, Tinnirello rimane in carcere, senza aver mai collaborato con la giustizia e custodendo ancora oscuri segreti.
Aveva ottenuto sei ore di permesso premio. Ma la procura di Milano si è opposta alla decisione del giudice di Sorveglianza ed è riuscita a bloccare il provvedimento. Il boss Lorenzo Tinnirello, dunque, è rimasto in carcere. Non ha mai collaborato con la giustizia e continua a custodire il segreto sui personaggi esterni a Cosa Nostra che collaborarono alla strage di via d’Amelio. Fedelissimo dei fratelli Giuseppe e Filippo Graviano, Tinnirello fu tra gli esecutori della stragi del 1992: faceva parte del gruppo di uomini scelti per prepare l’esplosivo. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it
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