Vasco il comunista manager | A vent’anni parlai a Mosca oggi la politica non ha ideali
Vasco il comunista, ora manager, si è trasformato nel corso di mezzo secolo. A vent'anni, nel 1962, parlava con fervore a Mosca, denso di ideali. Oggi, però, la politica sembra priva di significato. La potente fantasia di quel giovane è diventata una realtà imprenditoriale, in un contesto in cui il fervore di un tempo sembra svanire.
La fantasia è potente ma quel ragazzo di vent’anni che a Mosca, nel 1962, interveniva al congresso mondiale della gioventù comunista non avrebbe mai immaginato che mezzo secolo dopo sarebbe stato un imprenditore in giacca e cravatta. In quella fredda giornata nella grande Unione Sovietica, Vasco Giannotti si sentiva un rivoluzionario di professione. Un funzionario di partito, dirigente nazionale della Fgci, un giovane a disposizione delle mitiche sorti del socialismo. Da quel giorno un lungo cammino con soste a Botteghe Oscure e a Montecitorio, passando per Catania e la Puglia, non dimenticando mai Arezzo. 🔗 Leggi su Lanazione.it
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