Sirat di Oliver Laxe | nel viaggio la metafora della ricerca di senso tra vita e morte
Nel cuore del Festival di Cannes, "Sirat" di Oliver Laxe esplora la ricerca di senso tra vita e morte, offrendo una profonda metafora attraverso il viaggio dei suoi protagonisti. In un contesto di frenesia per accaparrarsi i biglietti, Cannes riserva emozioni inaspettate e sorprese cinematografiche. Ecco i primi cinque film in concorso, tra attese e delusioni.
Cannes. A caccia di bei film, una corsa a ostacoli tra il portale per prenotare i biglietti – che apre alle 7 di mattina e alle 7.01 dĂ tutto esaurito – e le code last minute. Ma Cannes a volte ripaga gli sforzi con emozioni e sorprese in sala! Ecco i primi cinque film in concorso. Delusione iniziale e poi in crescendo, ma non troppo. “Sound of falling” di Mascha Schilinski Il primo film presentato è Sound of falling (Rumore di caduta) della tedesca Mascha Schilinski, inquietante per una morbosa presenza del tema della morte e ricorrenti simbologie di sacrificio, come i moncherini a gogò che spuntano qua e lĂ o l’acqua sempre pericolosa, che si tratti del fiume o di un catino. Un’opera pretenziosa, anche visivamente, nel voler raccontare nell’arco di un secolo la vita di una comunitĂ contadina in una regione della Repubblica Democratica Tedesca sul confine con la Repubblica Federale Tedesca, attraverso le vicende molto frammentarie di alcune donne che l’autrice vorrebbe fossero parenti ma l’informazione non è per nulla chiara. 🔗Leggi su Bergamonews.it

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