Quando si ha la mia età si deve pensare la morte come vicina senza ansia Non so se arrivo a Natale non ho il bilancino | così Ornella Vanoni

Quando si arriva alla mia età, è naturale vedere la morte come una presenza vicina, ma senza ansia. Ornella Vanoni, con la sua ironia e il suo spirito, affronta il tema con lucidità. Il 16 maggio, al Salone di Torino, ha presentato il suo libro "Vincente o perdente", scritto con Pacifico e pubblicato da La Nave di Teseo.

Ornella Vanoni e il privilegio di ascoltarla parlare, ironica e pungente come solo lei sa essere. Il 16 maggio, la cantante amatissima ha presentato il suo libro al Salone di Torino. Lo ha scritto con Pacifico, si chiama Vincente o perdente e lo pubblica La Nave di Teseo. “La morte non può essere un tabù perché fa parte della vita e, quando si ha la mia età la si deve pensare, senza ansia, come vicina”, le parole di Vanoni. Parole vicine a quelle che aveva detto a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, quando aveva spiegato: “Da ragazzi non ci si pensa, poi arriva un’età. è chiaro che non ho davanti mille anni. Da un momento all’altro potrebbe capitare, allora bisogna viverla senza timore e senza paura. Me l’avevano detto che avrei avuto una vecchiaia brutta: non so giocare a carte, non so fare la maglia, mi dà noia cucinare. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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© Ilfattoquotidiano.it - “Quando si ha la mia età si deve pensare la morte come vicina, senza ansia. Non so se arrivo a Natale, non ho il bilancino”: così Ornella Vanoni

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