Musulmano o mussulmano? Risponde la Crusca
L'Accademia della Crusca chiarisce l'uso delle forme "musulmano" e "mussulmano" nell'italiano contemporaneo. Entrambe sono riconosciute nei principali dizionari, evidenziando la loro legittimità e accettabilità nell'espressione linguistica. Questo studio linguistico offre uno spunto interessante sulla variazione e sull'evoluzione del linguaggio nel contesto culturale attuale.
Tratto dall’Accademia della Crusca Le forme musulmano e mussulmano sono entrambe presenti nei dizionari dell’italiano contemporaneo (cfr. Devoto-Oli online; Garzanti online; GRADIT; Sabatini-Coletti 2024; Vocabolario Treccani online; Zingarelli 2025); entrambe, dunque, possono essere “legittimamente” usate, tanto nello scritto quanto nel parlato. Vero è che gli stessi dizionari concordano nel registrare la prima forma, con una sola s, come forma principale (attualmente preferita, se non preferibile) e la seconda, con -ss-, come variante secondaria. Spicca, nel panorama lessicografico contemporaneo, la sola indicazione contraria del DOP (Dizionario italiano di ortografia e pronunzia) che, anche nella “seconda edizione multimediale” del 2024, registra mussulmano come forma di riferimento e musulmano come variante. 🔗Leggi su Linkiesta.it

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In questo caso - sostiene D'Achille, che nella sua attività di ricerca si è occupato dei dialetti e in particolare di quello romano pubblicando tra l'altro il 'Vocabolario del romanesco contemporaneo' insieme a Claudio Giovanardi - darei ragione a Piotta.