I nazionalismi delle grandi potenze tendono a diventare imperialismi

I nazionalismi delle grandi potenze si trasformano spesso in imperialismi, alterando gli equilibri geopolitici. L'ordine stabilito a Yalta nel 1945, fondato sugli imperi americano e sovietico, collassò con la caduta del blocco sovietico nel 1989, dando origine a una nuova era di incertezze e conflitti globali che caratterizzò gli anni '90 e oltre.

L’ordine geopolitico mondiale, definito a Yalta tra il 4 e l’11 febbraio del 1945, è andato in pezzi. Essendo poggiato sul pilastro americano e su quello sovietico, quando nel 1989 quello sovietico collassò, l’Ordine mondiale si dissolse. Nel corso degli anni ’90 parve aprirsi una nuova “etĂ  dell’oro”. È un mito ricorrente nella storia degli uomini, vedi alla voce “Trump”. Ma non è mai adesso: o è situata nel lontano passato o nel lontano futuro. Negli anni ’90 “l’etĂ  dell’oro” non arrivò. Il sogno clintoniano di un’area americano-europea-russa svanĂŹ in pochi anni. L’attacco alla Torri Gemelle l’11 settembre 2001 fece ripiegare gli Usa su di sĂŠ, in una spirale di vendetta e di guerra. La Russia post-sovietica, che nella sua storia non ha mai fatto esperienza della democrazia liberale, tentò e sta tuttora tentando il ritorno all’Impero. 🔗Leggi su Bergamonews.it

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