Via Nazionale e feticismo costituzionale | le false flag della sinistra

Il dibattito politico italiano torna a rivelare le tensioni irrisolte della sinistra, evidenti in ambito storico e culturale. L'episodio del 16 maggio a Roma, con la proposta avanzata in Parlamento, mette in luce il feticismo costituzionale e le false flag ideologiche che caratterizzano questo schieramento, rivelando un atteggiamento problematico verso il passato e le sue implicazioni.

Roma, 16 mag – Che la sinistra abbia un problema con la Storia non è certo una novitĂ . Ma ogni tanto capita un episodio che rende evidente, lampante, quasi grottesco questo disagio profondo con tutto ciò che precede – e talvolta anche ciò che segue – il 1948. L’ultimo caso? La proposta avanzata in Campidoglio di cambiare il nome di via Nazionale in via della Costituzione. Non per motivi urbanistici, nĂ© per decisioni dettate da esigenze della cittadinanza, ma per una pulsione ideologica che cerca, ancora una volta, di ridefinire la nostra identitĂ  nazionale partendo dal suo azzeramento. Via Nazionale e il problema della sinistra con la storia. PerchĂ© non si può piĂą dire “nazionale”? Cosa c’è che disturba in questa parola? Cos’è che li fa tremare ogni volta che sentono evocare un’appartenenza superiore ai diritti individuali, un’idea collettiva che abbia radici, sangue, destino? La risposta è chiara: la sinistra ha un problema con la Nazione. 🔗Leggi su Ilprimatonazionale.it

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