Esercito insultò e chiamò ‘Capitan Uncino’ un sottoposto che ha perso un occhio | luogotenente rinviato a giudizio
In un ambiente militare segnato da abusi, un luogotenente, soprannominato 'Capitan Uncino' per via della sua disabilità, ha subito insulti e umiliazioni per anni. Questa brutta storia di soprusi, culminata in un rinvio a giudizio, mette in luce le dinamiche di potere e la forza necessaria per denunciare violenze che sembravano destinate a restare impunite.
“ Occhio di lince ”. “Capitan Uncino”. Insulti ripetuti a una persona senza un occhio. Una brutta storia di soprusi e umiliazioni, anche gravi, da parte di un militare verso un suo sottoposto. Andata avanti per anni, fino a quando la vittima ha avuto il coraggio di denunciare e ora ci sarà un processo. La vicenda ha luogo a Viterbo, all’interno del Centro di addestramento dell’aviazione dell’esercito, dal 2019 fino al gennaio 2023. Qui presta servizio il luogotenente Mario Natali che, quasi quotidianamente, avrebbe offeso e umiliato un suo sottoposto, un graduato scelto, che è privo dell’occhio sinistro, perso nel 1999 durante un’esercitazione in Sardegna. Questa disabilità non ha però impedito al militare in questione di diventare un atleta paralimpico del Gruppo sportivo della difesa e di vincere 3 medaglie d’oro agli Invictus Games. 🔗Leggi su Ilfattoquotidiano.it

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