Contro lo sfruttamento nei campi e il caporalato la memoria si fa lotta

L’ingiustizia dello sfruttamento agricolo grida vendetta. La memoria di chi ha perso la vita nei campi diventa strumento di resistenza. Non possiamo restare in silenzio di fronte a chi, a soli 18 anni, vede spezzati i sogni in un giorno di sole, mentre la lotta per i diritti dei lavoratori continua a risuonare tra le fragole rosse.

«Non si può morire a 18 anni, ad interrompere la corsa sul prato appena iniziato. Non si può morire a 18 anni in un giorno radioso di maggio. Non si può morire a 18 anni, con l’odore dell’erba sul viso, alla prima nota d’un canto spiegato per quel pugno di fragole rosse nel più rosso del. 🔗Leggi su Brindisireport.it

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